mercoledì 13 febbraio 2013

COME SCELGO IL PARQET?

Oggi il mio intento è quello di  fornire alcuni elementi di valutazione a chi si accinge a scegliere un nuovo pavimento in legno.

Nell’arco della mia vita lavorativa è stato uno degli argomenti che più volte ho affrontato, notando che in proposito ci sono tanti dubbi e tanata confusione.
Il parquet ha un grande valore estetico ed è capace di rendere più calda ed accogliente l’atmosfera di ogni spazio. Inoltre, alle indiscusse caratteristiche estetiche, vanno aggiunti innumerevoli vantaggi tecnici: resistenza all’usura, durabilità, buone caratteristiche isolanti acustiche e soprattutto termiche.
Nella realizzazione di una nuova opera, come nell’ambito delle ristrutturazioni, la scelta del parquet si rivela molto complicata avendo a disposizione una vastissima gamma di essenze, dimensioni, tipologie di posa e tonalità cromatiche.
La prima grande distinzione che occorre fare è quella tra parquet  tradizionale, detto anche massello, e parquet prefinito, detto stratificato.
PARQUET MASSELLO:  è realizzato totalmente in legno nobile  (lo spessore  varia da 10 a 22mm) e, nella maggior parte dei casi, si trova in commercio allo stato grezzo. Successivamente alla posa necessita di levigatura e di lucidatura. Il parquet tradizionale ha, per questo motivo,  tempi più lunghi di posa e conseguentemente costi maggiori. Occorre, tuttavia, segnalare importanti vantaggi, tra cui la maggior durata nel tempo,  poiché può essere sottoposto a numerose levigature che lo rendono come nuovo.
PARQUET PREFINITO : è realizzato da uno strato di supporto in legno “povero” e uno di legno nobile che può variare dai 2,5 ai 4 mm. Il parquet stratificato è più economico ma meno resistente (si presta al massimo a due levigature), si acquista già verniciato e non richiede trattamenti al momento della posa, è immediatamente calpestabile.

Veniamo ora alle essenze : Esiste una vasta gamma di specie legnose da scegliere in base all’aspetto estetico che si vuole ottenere ed alle caratteristiche tecniche.
Se si sceglie un parquet tradizionale non si deve dimenticare che l’aspetto “in opera “, cioè successivamente ai trattamenti di superficie, sarà differente da quello del legno grezzo.
Le essenze più utilizzate sono:
-          Larice a bassa durezza
-          Acero, faggio, ciliegio e frassino  tra le essenze mediamente dure 
-          Rovere tra le essenze dure
-          Doussie e wengé tra le essenze di elevata durezza. 
 
Nel caso di destinazione ad ambienti soggetti a caduta frequente di oggetti pesanti (cucina) o se si hanno in casa bambini ed animali domestici, è conveniente scegliere un parquet ad alta resistenza .
Per tutti gli altri ambienti, compresi quelli soggetti a frequente passaggio (ingressi, uffici ecc.), è sufficiente una durezza media.
Per zone meno calpestate come per esempio le camere da letto si può scegliere tranquillamente un qualsiasi tipo di parquet.

Un altro parametro di cui tener conto è la STABILITA'  ovvero la tendenza del materiale a modificarsi in base alle condizioni climatiche ed all’umidità. Questo aspetto va considerato in ambienti umidi (bagno) o in caso di riscaldamento a pavimento. Essenze a medio/alto grado di stabilità sono : acero, ciliegio, rovere, doussiè, wengé.
Per quanto riguarda la POSA si rammenta che il parquet può essere posato su di un pavimento esistente (previa verifica della stabilità e della perfetta aderenza al massetto) o su un nuovo sottofondo perfettamente piano e pulito.
I metodi di posa possibili sono 3:
Inchiodatura : E’ il metodo di posa tradizionale. Nel massetto che dovrà ospitare la posa vengono annegati elementi di legno a cui saranno fissati i listelli della pavimentazione.
Incollatura : Gli elementi sono incollati direttamente al sottofondo ma non lungo i fianchi per consentirne il fisiologico assestamento.
Galleggiante: Gli elementi ad incastro vengono adagiati su uno strato di isolamento acustico sovrapposto a barriere al vapore. Tra il parquet e le pareti si lascia qualche millimetro per l’assestamento. La fuga è coperta dal battiscopa.
Faccio infine alcni brevi cenni sulle finiture.
La superficie del parquet può essere finita con le seguenti modalità:
Verniciatura:  Vengono applicati vari strati di vernice che aumenta la resistenza del parquet. Molti strati tendono a mitigare l’effetto di naturalezza.
Ceratura: Mantiene l’aspetto naurale ma il trattamento deve essere ripetuto nel tempo
Oliatura: Anche gli oli lasciano al legno il suo naturale aspetto. Vengono applicati e successivamente si procede con la lucidatura.
Naturalmente nei parquet prefiniti i trattamenti non devono essere eseguiti in opera.

NOTA ECOLOGICA :

 
Per chi vuole prestare attenzione all’ecosostenibilità dei prodotti utilizzati nella propria abitazione i marchi che certificano la provenienza da una gestione forestale rispettosa dell’ambiente  e dei diritti dei lavoratori sono due:
Il Forest Stewardship Council (o brevemente FSC) è un' ONG internazionale senza scopo di lucro. FSC rappresenta un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. La certificazione ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. Il logo di FSC garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia
Il PEFC Council (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) è l’organizzazione mondiale che promuove la gestione sostenibile delle foreste attraverso la certificazione forestale e l’etichettatura dei prodotti di origine forestale. I prodotti dichiarati PEFC e/o con il marchio PEFC danno garanzia che la materia prima proviene da foreste gestite in maniera sostenibile.


In conclusione spero di aver dato qualche criterio per chi si deve orientare nella difficile scelta.
Il mio consiglio è di valutare sempre in primo luogo l’ambiente in cui si deve posare il parquet senza partire da preconcetti standardizzati che potrebbero non adattarsi alluogo.
 

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